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Il Panificio Vincenzo Fiore ha radici profonde che affondano nel cuore del nord barese, risalendo al lontano 1938, quando il giovane e intraprendente Vincenzo Fiore decise di avviare il primo storico panificio a Corato.

In un’epoca in cui le famiglie erano solite fare il pane in casa, l’idea di Vincenzo fu sia ambiziosa che lungimirante.

Nei tumultuosi anni successivi alla guerra, l’apertura del panificio segnò un momento cruciale, poiché la crescita demografica e il crescente bisogno di approvvigionamento si sposarono perfettamente con l’abilità di Vincenzo nell’arte della panificazione.

Il periodo tra il 1950 e il 1980 segnò la definitiva consacrazione del Panificio Fiore nella città di Corato. L’uso di materie prime selezionate e l’arte panificatoria impeccabile conferivano ai prodotti profumi e sapori autentici, diventando un punto di riferimento per la comunità locale. Fu in questo periodo che Vincenzo decise di distinguere ulteriormente i suoi prodotti, marchiandoli con il timbro “F”, garanzia di autenticità e qualità.

Il suo impegno e la dedizione alla qualità sono stati riconosciuti nel 1982, quando Vincenzo Fiore è stato insignito del titolo di Cavaliere del Lavoro al Merito dal Presidente della Repubblica, un riconoscimento dell’importante contributo della famiglia Fiore al mondo dell’artigianato e della tradizione culinaria italiana.

Negli anni successivi, il figlio di Vincenzo, Cataldo, prese le redini del panificio, continuando la tradizione familiare ma guardando anche verso il futuro. Mantenendo alta l’attenzione sulla qualità e sull’artigianalità, Cataldo introdusse un nuovo prodotto: i “Taralli Tradizionali“. Questi taralli, realizzati con le stesse tecniche artigianali di un tempo, rappresentavano un omaggio alla tradizione culinaria locale e divennero presto un altro pilastro del successo del Panificio Fiore.

Oggi, alla guida dell’azienda, c’è Vincenzo, terza generazione della famiglia Fiore. Dopo aver completato gli studi universitari, ha deciso di dedicarsi completamente all’azienda di famiglia, portando avanti l’eredità lasciata dal nonno e dal padre. Con passione e impegno, ha restaurato completamente lo stabilimento produttivo, dimostrando un profondo attaccamento alla storia e alla tradizione familiare.